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Premiata Società Corale Vincenzo Bellini
Alberto Garutti, 2000
“Prendete un’istituzione della città, la Corale Vincenzo Bellini, costituita tra “amatori del canto” già nel 1891, capace di ottenere prestigiosi riconoscimenti e largo successo di critica fino ai giorni nostri.
Prendete un artista vero, Alberto Garutti, che propone di rivivere l’arte come recupero della vita quotidiana. Prendete un popolo, quello che condivide un sogno, partecipa ai sopralluoghi e non è spettatore ma compartecipe all’opera contemporanea. (…) Mischiate questi ingredienti con coraggio e umiltà e quello che ne emergerà sarà un’idea preziosa che farà dialogare i cittadini con l’arte contemporanea.
”
Alberto Garutti, invitato in occasione della V edizione di Arte all’Arte da Roberto Pinto e Gilda Williams, ha scelto di lavorare a Colle di Val d’Elsa.
“Alberto Garutti, unico artista italiano di questa edizione, ha avviato un'indagine sui luoghi, intesi come spazi dell'abitare e soprattutto del vivere quotidiano. Un'indagine che passa necessariamente attraverso il dialogo e il contatto con le persone che animano il luogo dove avverrà l'intervento. Infatti, i lavori recenti di Alberto Garutti, situati in spazi pubblici, tentano sempre di toccare la sensibilità delle persone che vi abitano, entrando in una relazione dialettica con i loro bisogni, speranze e desideri: "È necessario che l'arte ritrovi la relazione con la realtà della vita”.
In questo caso l'artista, dopo aver trascorso un arco di tempo abbastanza prolungato a Colle di Val d'Elsa, grazie alla collaborazione di persone là conosciute, ha scoperto e deciso di restaurare l'edificio in cui una corale locale, la Vincenzo Bellini, una delle istituzioni simbolicamente più significative della città, si incontra e prova. Questo palazzo pubblico, bisognoso da decenni di seri lavori di manutenzione, è stato riportato alla sua situazione originaria, diventando quindi l'oggetto simbolico tangibile di questa relazione tra l'artista, l'ambiente e il contesto sociale. In questi interventi è evidente il superamento del ruolo dell'artista come scopritore e realizzatore del bello; Garutti va alla ricerca di un nuovo compito per l'artista, più vicino a quello del regista di situazioni, dell'intermediario culturale che cerca di convogliare forze ed emozioni allo scopo di realizzare un lavoro collettivo per la comunità. Naturalmente anche l'idea oggettuale dell'opera è messa in dubbio; unico segno visibile, poiché parte integrante del lavoro, una lapide installata sulla parete esterna dell'edificio, con un'iscrizione che racconta ai passanti e non solo agli esperti d'arte, il pensiero che sottostà all'intervento. A completare idealmente l'opera, il giorno dell'inaugurazione di Arte all'Arte, i musicisti e il coro Vincenzo Bellini si sono esibiti in un concerto nel Duomo restituendo al pubblico, in questo caso con l'arte della musica, quell'emozione e partecipazione che l'intervento di Garutti aveva suscitato tra gli abitanti.”
Roberto Pinto e Gilda Williams, "Arte all’Arte V", 2000
Altri progetti di Arte all’Arte V
Credits
Alberto Garutti
Premiata Società Corale Vincenzo Bellini, 2000
restauro dell’edificio/ renovation of the building
installazione permanente
Via Garibaldi 130 e via Meoni 9/11
Colle di Val d’Elsa, Arte all’Arte V
Foto Ela Bialkowska
© Associazione Arte Continua