Arte Pollino, Basilicata
Nel versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, il più grande parco naturale d’Italia, si inaugurerà il 5 settembre la prima edizione di ARTEPOLLINO un altro sud. In un contesto naturale unico, artisti di fama mondiale realizzeranno opere permanenti site-specific, in una delle più belle aree naturalistiche dell’Italia del Sud. ARTEPOLLINO è un progetto di sviluppo locale, inserito nel programma “Sensi contemporanei”, promosso dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale e culturale del territorio lucano del Parco Nazionale del Pollino.
Per la prima edizione di ARTEPOLLINO un altro sud, è stato costituito un prestigioso comitato scientifico a cui la Regione Basilicata ha demandato l’individuazione degli artisti. Presieduto da Mario Cristiani, direttore dell’Associazione Arte Continua, ne fanno parte tra gli altri Vicente Todolì, direttore della Tate Modern di Londra, Laura Barreca, incaricata del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Catterina Seia, responsabile UniCredit & Art; Emanuele Montibeller, direttore artistico di ArteSella; Giampiero Perri, Direttore dell’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata; esperti del territorio Pollino e membri dell’Associazione Arte Pollino.
Un prezioso contributo alla realizzazione della manifestazione è stato apportato dall’Associazione Arte Continua con la sua decennale esperienza di Arte all’Arte. Gli artisti invitati per la prima edizione di ARTEPOLLINO un altro sud sono tre indiscussi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale: Anish Kapoor, Carsten Höller e Giuseppe Penone, a cui è stato chiesto di realizzare tre opere permanenti site-specific, di grandi dimensioni, nel territorio del parco. “Opere, come dice Vicente Todolì, in grado di interpretare lo spirito del luogo e allo stesso momento di attrarre l’attenzione del mondo su questo territorio”. Anish Kapoor ha realizzato la sua opera nel complesso termale di Latronico (Pz), Carsten Höller a San Severino Lucano (Pz) e Giuseppe Penone a Noepoli (Pz). Figura centrale nel panorama dell'arte contemporanea, Anish Kapoor ha progettato per il Pollino, un’installazione dal titolo di Cinema di Terra: un “taglio” nel terreno di 45 metri di lunghezza per 7 di profondità, dove i visitatori entrando si troveranno a contatto con le viscere della terra, dalle cui profondità, poco lontano, sgorga l’acqua termale. Lungo una fiumara, sorge l’opera di Giuseppe Penone, Teatro vegetale: “un luogo che si inserisce nel paesaggio della regione, creato con elementi vegetali che ne regolano gli spazi e ne delimitano le parti”, come scrive l’artista. Il teatro, a forma di cerchio (del diametro di 120 m), è realizzato con elementi naturali: alberi, cespugli e pietre. Ritorna in quest’opera l’idea che non esista distinzione tra l’uomo e le altre cose, una convinzione già manifestata da Penone nei suoi lavori più recenti. Carsten Höller ama disorientare e provocare lo spettatore, alterando i meccanismi percettivi tradizionali. Molte delle sue opere al primo impatto appaiono ironiche e giocose, ma dietro l’aspetto innocente l’artista insinua elementi di dubbio ed incertezza, in grado di cambiare l'ordinaria percezione delle cose. Ne sono un esempio i grandi scivoli realizzati per la Turbine Hall della Tate Modern a Londra nel 2006, definiti dall’artista “generatori di ebrezza e felicità”. Nel Pollino, Höller ha realizzato l’installazione RB Ride, una gigantesca giostra con 12 braccia per 24 persone. Posizionata sulla cima di una collina, da cui si vede uno straordinario paesaggio naturale, l’opera funzionerà come una normale giostra ma dal movimento lentissimo, quasi esasperante. Sempre nell’ambito di ARTEPOLLINO un altro sud è stato inoltre avviato un progetto di didattica e di attivazione territoriale denominato “comunità locali”, che avrà il suo momento conclusivo a settembre, e in cui sono stati coinvolti altri artisti quali Claudia Losi, Nils-Udo e Anni Rapinoja le cui opere si inaugureranno il 18 settembre 2009. ARTEPOLLINO un altro sud è il proseguimento di un percorso sull’arte contemporanea avviato dalla Regione Basilicata nel 2004, con la firma dell’Accordo di Programma Quadro, che ha portato a realizzare una prima serie di interventi nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei.” Dopo il successo di questa prima esperienza e grazie alle sinergie createsi con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Biennale di Venezia, a partire dal 2006 è stato possibile lavorare alla seconda fase di Sensi Contemporanei in Basilicata, per realizzare il progetto ARTEPOLLINO un altro sud. Per sviluppare ulteriormente questo progetto, la Regione Basilicata ha promosso la costituzione dell’Associazione Culturale ArtePollino - di cui fanno parte giovani, piccoli imprenditori turistici, appassionati di arte - che ha l’obiettivo di sostenere localmente l’iniziativa con azioni di formazione nelle scuole, realizzazione di workshop e seminari divulgativi. Con ARTEPOLLINO un altro sud, la Regione Basilicata scommette quindi sulla cultura e in particolare sull’arte contemporanea come motore di sviluppo territoriale, rendendo così possibile costruire “un altro Sud”.