Arte All’Arte IV, 1999

L’edizione IV di Arte all’Arte, curata da Angela Vettese e Florian Matzner, ha intrecciato la potenza dell’arte contemporanea con il fascino dei luoghi storici della Toscana, creando un percorso unico di dialogo tra creatività e paesaggio. Daniel Buren ha lasciato il suo segno a Poggibonsi, mentre Olafur Eliasson ha portato la sua poetica luminosa a Casole d’Elsa. Joseph Kosuth ha esplorato il linguaggio e il concetto di significato a San Gimignano, e Atelier Van Lieshout ha instaurato un rapporto visionario tra passato e futuro a Montalcino. Giulio Paolini ha offerto nuove prospettive a Volterra, e Tobias Rehberger ha trasformato gli spazi di Colle di Val d’Elsa in un’esperienza artistica immersiva. Questa edizione è stata un viaggio tra cultura, arte e territorio, rinnovando il legame profondo tra contemporaneità e tradizione.

Curato da Florian Matzner e Angela Vettese

…C’è un problema che nella nostra conversazione dell’anno scorso non abbiamo toccato e che mi sembra riguardi in modo particolare l’arte negli spazi pubblici.

Chi è l’autore?

Chi la fa, l’opera, l’artista o il contesto?…

— da Lettera di Angela Vettese a Florian Matzner

“Il percorso tra "Arte Architettura Paesaggio", intrapreso nel 1994 con Luciano Pistoi, Maurizio Rigillo e Lorenzo Fiaschi per avviare la prima Arte all'Arte, realizzata poi nel 1996, giunge quest'anno alla sua IV edizione in parallelo con l'apertura del tema "Arte Tecnica Tecnologia Scienza", Rinascimento-Nascimento, con le mostre Serse-Van Eyck a Gent, e Leonardo da Vinci-Panamarenko a Vinci, che porta le questioni insite in questa idea a un ulteriore livello di approfondimento.

Alla base di molte iniziative realizzate in questi anni insieme c'è senz'altro il rapporto con la zona in cui ci troviamo a vivere, caratterizzata dal rapporto tra "campagne" ricche di città d'arte e "città nuove", cuori di distretti industriali che lambiscono, quando non assediano, questi centri d'arte, patrimonio e culla culturale della modernizzazione occidentale. È anche questa contiguità, insieme alla passione per l'arte, che ci sprona a partire dal campo dell'arte visiva a cercare lo strumento per realizzare nuovi punti d'equilibrio in questo rapporto di polarità evidente ma non pensata.

Crediamo possibile, e già i primi passi sono stati compiuti in questa direzione, arrivare o avvicinarsi a una soluzione se gli artisti potessero tornare a fare il loro mestiere, magari rilanciando una cooperazione con l'artigianato artistico locale (che avrebbe in questo un'altra occasione di conoscenza e di stimoli), come sta accadendo a Colle di Val d'Elsa per quanto riguarda cristallo e marmo giallo, a Poggibonsi per le aziende di sistemi elettrici e d'illuminazione o a Volterra per l'alabastro. Intanto ci sembra giusto lavorare seriamente in ogni occasione, perché la meta è talmente lontana da essere solo intuita. (…)

Siamo convinti che questo potrebbe essere il momento per l'arte di diventare il punto di equilibrio tra locale e globale e, per via di seduzione e comprensione personale, riuscire ad avvicinare i linguaggi collettivi. Ringraziamo perciò tutti coloro che con noi credono in questo e ci aiutano, a partire naturalmente dagli artisti, ma non escludendo nessuno pur nel rispetto dei vari livelli di responsabilità e di sostegno dato (…) senza dimenticare quei cittadini che iniziano, dopo anni di lavoro costante, a riconoscere la nostra presenza e le opere non come intrusioni, ma come aspetti dei nostri giorni da tenere in considerazione, e come a Colle di Val d'Elsa e a Casole d'Elsa, da difendere da eventuali malintenzionati.

Tutto questo ci dà forza per rendere sempre più reale lo spirito di Arte all'Arte che Luciano Pistoi qualche anno fa ci ha lasciato e che per noi, con gli altri, continua.

Mario Cristiani da Arte all’Arte IV

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