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Atelier des Armes et des Bombes
Atelier van Lieshout, 1999
“Van Lieshout ha saputo cogliere tuttavia la vocazione militare dell’edificio (...) Le numerose opere sparse all’interno sembrano dei giocattoli inoffensivi ma sono oltremodo minacciose per le loro dimensioni tanto da farci riflettere sul fatto che la guerra non fa parte del nostro passato ma è una realtà sempre presente.
”
I curatori Florian Matzner e Angela Vettese in occasione della IV edizione di Arte all’Arte hanno chiamato il gruppo Atelier van Lieshout che è intervenuto a Montalcino all’interno della fortezza.
“Atelier van Lieshout interviene nella fortezza di Montalcino, commentandone la vocazione militare con sculture i cui materiali recenti (fibre plastiche, vetroresina, acciaio) contrastano volutamente con le antiche pietre del fortilizio. All’esterno si viene accolti da un camion che contiene una sorta di arsenale e che è concepito come fabbrica mobile di armi; all'interno il camion risulta essere del tutto abitabile, con un letto e un piccolo reparto cucina, come se il suo abitante non dovesse mai staccarsi dal suo lavoro e dalla sua personale ossessione.
Poco lontano sta una Mercedes modificata con un cannone, curioso incrocio tra uno status symbol di carattere civile e uno di carattere militare. In una stanza all'interno è allestita una sala riunioni manageriale, dove giacciono a terra uomini stilizzati di materiale plastico. Sulle torrette e verso i camminamenti sono sparsi finti cannoni.
Per il loro materiale e la loro forma le opere hanno l'aspetto inoffensivo dei giocattoli, ma le dimensioni le rendono minacciose. Esse si collocano al limite tra ironia e presa d'atto di un'evidenza molto cruda: la guerra non è una parte del nostro passato.
Ha abbandonato alcuni luoghi, come appunto la Fortezza di Montalcino che è divenuta soprattutto una meta gastronomica, ma ne ha fatto propri altri e non cesserà mai di esistere. Il comportamento aggressivo è insito nell'animale-uomo e viene espresso da sempre nei suoi giochi infantili.
Nella storia non è affatto diminuito, ma anzi oggi si avvale di materiali sintetici, di armi industriali e ripetibili, di motivi sempre più sofisticati per incanalare energie primitive. Malgrado l'opera abbia intenti più ludici che morali, ci racconta che non rendersi conto di tutto questo sarebbe assurdo e colpevole.”
“Arte all’Arte IV edizione 1999” a cura di Florian Matzner e Angela Vettese
Altri progetti di Arte all’Arte IV
Credits
Atelier van Lieshout
Atelier des Armes et des Bombes (laboratorio delle armi e delle bombe con camera studio sferica),1999
Mercedes con cannone da 57 mm, cannoni, container, various materials
Montalcino, Arte all’Arte IV
Foto Attilio Maranzano
© Associazione Arte Continua