Montevideo

Tobias Rehberger, 1999

Nella fantastica atmosfera di via delle Volte, il lavoro di alcuni maestri cristallieri della città e di Tobias Rehberger si fondono per presentarci il mondo incantato delle trasparenze per l’edizione Arte all’Arte 1999. Un sogno dove le antiche tradizioni di una città sono occasione di comunicazione ed incontro con altre comunità.
— Marco Spinelli, Sindaco di Colle di Val d’Elsa, “Arte all’Arte IV”, 1999

Tobias Rehberger , chiamato dai curatori Florian Matzner e Angela Vettese per Arte all’Arte IV, ha scelto come luogo del suo intervento l’antica via delle Volte a Colle di Val d’Elsa.

Tobias Rehberger ha realizzato l’opera Montevideo a Colle di Val d'Elsa all’interno in un antico camminamento coperto, una sorta di galleria nella quale si affacciano case private e magazzini. Qui l'artista ha installato circa centocinquanta lampade di cristallo, una produzione caratteristica del luogo, ciascuna soffiata a mano e colorata con diverse pigmentazioni presso uno degli ultimi laboratori di Colle che è ancora in grado di eseguire queste lavorazioni.

Rehberger ha poi collocato le lampade sul soffitto del camminamento a gruppi, per tipologie (cilindri bianchi, sfere rosse, doppi coni violacei...) come fossero grappoli o famiglie affollate. Poi ha creato un collegamento tra due poli geografici che, nel globo, stanno tra loro ai vertici di un diametro, luoghi del mondo in cui i ritmi giorno-notte scorrono in modo sfalsato. Montevideo, la città scelta per mettersi in relazione a Colle di Val d'Elsa, fa parte dell'Emisfero Sud; grazie a un collegamento via Internet, le luci del camminamento toscano si accendono quando a Montevideo fa scuro, quando gli abitanti di quelle case accendono le loro luci domestiche.

Così è come se la loro illuminazione artificiale attraversasse la Terra e spuntasse dall'altra parte, mentre oggetti caratteristici dell'arredamento interno delle case si mostrano all'esterno, in una strada di un centro storico italiano. L'aspetto dell'installazione è spettacolare e accoglie il visitatore come una festa di emozioni, ma dietro a questo lato aperto e ludico sta anche un livello di lettura meno immediato.

Per decenni il dibattito culturale ha teso a privilegiare ciò che è internazionale rispetto a ciò che è locale. Lo sviluppo di Internet, ma anche di una nuova coscienza dell'importanza delle culture regionali, ci conducono oggi a concepire la globalizzazione non come un azzeramento delle caratteristiche specifiche dei luoghi, ma anzi come un modo per esaltarle tutte: la meraviglia suscitata dall'opera vuole essere un richiamo alla capacità di stupirsi per ciò che è semplice ma al tempo stesso, frutto della congiunzione tra le tradizioni locali manuali e il sapere della tecnologia.”

Florian Matzner e Angela Vettese, “Arte all’Arte IV”, 1999

Altri progetti di Arte all’Arte IV

Credits
Tobias Rehberger
Montevideo, 1999
150 lampade in cristallo policromo, impianto elettrico / 150 lamps in polychromatic crystal, electric system
Colle di Val d’Elsa Arte all’Arte IV 
Foto Ela Bialkowska
© Associazione Arte Continua