Arte All’Arte VIII, 2003

L’ottava edizione di Arte all’Arte, curata da Elio Grazioli e Hou Hanru, ha intrecciato tradizione e contemporaneità con la partecipazione di Jimmie Durham a Colle di Val d’Elsa, Marjetica Potrč a Siena, Eko Prawoto a Buonconvento, Emilio Prini a Montalcino, Sarkis a Poggibonsi e Wang Du a San Gimignano.

I progetti speciali di Erminia De Luca, Red Sniper e Arte x Vino = Acqua hanno completato questa edizione, riaffermando il ruolo dell’arte come ponte tra cultura e territorio.


Curato da Elio Grazioli e Hou Hanru.

Mi stavo appunto chiedendo se l’arte non andasse di nuovo restituita all’arte dopo tanta dedizione all’extra, quando una telefonata imprevista dell’amico Mario Cristiani mi colpiva al cuore, in tutti i sensi, chiedendomi la disponibilità a curare l’ottava edizione di Arte all’Arte. Il co-curatore straniero sarebbe stato il cinese Hou Hanru. Non ci crederete, ma avevo letto proprio quel mattino una notizia su di lui che aveva attirato la mia attenzione. Certo, un cinese è quello che ci vuole anche per me, un cinese aperto, che conosce e apprezza la situazione internazionale con occhio di chi viene da una cultura che non è quella occidentale cosiddetta. È un’ottima premessa secondo l’impostazione di Arte all’Arte e la necessità attuale di fare i conti con le problematiche extra-occidentali, appunto, che da anni sono al centro dell’attualità dell’arte.

Ma, dunque, l’arte va restituita all’arte?
— Elio Graziani da Arte all'Arte VIII

Arte all'Arte rappresenta da qualche anno uno degli eventi più significativi nel panorama espositivo italiano. Si distingue da altri eventi artistici, anche di maggior rilievo come la Biennale di Venezia, non solo in virtù della fisicità delle creazioni, dislocate al di fuori dei convenzionali spazi espositivi, ma soprattutto per il coinvolgimento diretto nella realtà locale, sia geografica che sociale, della regione Toscana.

Giunto alla sua ottava edizione, l'evento, frutto degli immensi e tenaci sforzi dell'Associazione Arte Continua, sta entrando ora nella sua fase più matura. Questa raggiunta maturità è evidente nel profondo coinvolgimento e nell'impegno dimostrato dagli organizzatori e, naturalmente, dagli artisti, nei confronti della realtà e degli interessi locali e, allo stesso tempo, elemento altrettanto rilevante, nell'ingegnosità dell'ideazione e della realizzazione di progetti artistici creati espressamente per quella situazione.

L'insieme degli artisti che quest'anno partecipano all'evento offre senza dubbio una combinazione estremamente fresca e originale, che coinvolge persone provenienti da paesi e culture diversi. Questi artisti spesso incarnano singolari esperienze di globalizzazione, ma sono al contempo profondamente impegnati nelle specifiche realtà locali, di cui offrono letture innovative e proposte creative. Sarkis, di discendenza armena, è nato a Istanbul, vive a Parigi da trent'anni e ha viaggiato e lavorato in tutto il mondo. Jimmie Durham, un "indiano d'America" Cherokee, vive ora a Berlino e lavora ovunque per "sfuggire" alla "centralizzazione imperialista". Emilio Prini, figura quasi mitica della generazione dell'Arte povera, riemerge da dietro le quinte. Marjetica Potrc è una "terzomondista" slovena che ha esplorato diverse condizioni urbane "glocali", specialmente al di fuori dell'Occidente. Wang Du, di nazionalità cinese e residente a Parigi, espone in tutto il mondo e sta progressivamente focalizzando il proprio lavoro sulle diverse realtà locali, mentre il suo interesse principale evolve attraverso un tema più globale: la riflessione sul potere dei mezzi di comunicazione. Eko Prawoto, architetto indonesiano che vive a Giacarta ma si è formato in Europa, fonda il suo impegno sociale sull'invocazione di progressi ecologici e culturali come passo ulteriore nella lunga marcia per il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali e sulla rivalutazione di tecnologie tradizionali e alternative. Gli artisti sopracitati hanno fatto sì che i progetti più diversi e stimolanti si incontrassero e dialogassero con le società locali e con lo scenario naturale delle sei città coinvolte nell'evento: San Gimignano, Siena, Colle di Val d'Elsa, Montalcino, Buonconvento e Poggibonsi.

È fondamentale sottolineare gli sforzi considerevoli che questi artisti hanno compiuto per introdurre importanti cambiamenti nella nozione di arte pubblica. Questi sforzi rappresentano la tendenza più significativa dei nostri tempi, vale a dire il rinnovato coinvolgimento di progetti artistici e dimensione pubblica, di realtà sociali e ambientali.

Hou Hanru da Arte all’Arte VIII

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