
Daniel Buren
Daniel Buren è un artista concettuale francese che vive e lavora "in situ", creando opere site-specific che dialogano con l'ambiente circostante. Esplora le interazioni tra arte, spazio e percezione, sfidando le convenzioni e invitando il pubblico a riflettere sul ruolo dell'arte negli spazi pubblici e istituzionali.
Nel 1999, in occasione della IV edizione di Arte all’Arte il curatore Florian Matzner lo ha chiamato a partecipare per intervenire al Cassero della Fortezza di Poggibonsi. Mentre nel 2001 i curatori Jérôme Sans e Pier Luigi Tazzi dell’edizione di Arte all’Arte VI lo hanno invitato per un intervento al Castello di Linari insieme a José Antonio Hernández-Diez e Ottonella Mocellin.
Durante la pandemia del Covid-19, è intervenuto come ospite al quarto webinar organizzato in modalità online da Associazione Arte Continua inserito nell’ampio progetto “Le Città del Futuro” dal titolo “Frame 004, Arte Pubblica e Rigenerazione Urbana”.
Daniel Buren è un artista concettuale francese, nato il 25 marzo 1938 a Boulogne-Billancourt, vicino a Parigi. Ha studiato all'École Nationale Supérieure des Métiers d'Art di Parigi fino al 1960, esplorando diverse discipline tra cui scultura e pittura. Negli anni '60, Buren ha iniziato a creare opere che mettevano in discussione la relazione tra supporto e forma, utilizzando motivi a strisce verticali di 8,7 cm come firma distintiva. Queste strisce sono diventate un elemento ricorrente nel suo lavoro, utilizzate per esplorare concetti di spazio e percezione. Ha partecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia, vincendo il Leone d'Oro per il Padiglione Francese nel 1986. Nello stesso anno, ha realizzato una delle sue opere pubbliche più controverse, "Les Deux Plateaux", nel cortile principale del Palais-Royal a Parigi. Nel 2007, Buren ha ricevuto il Praemium Imperiale per la pittura dal Giappone. Più recentemente, nel 2012, è stato selezionato per la commissione site-specific Monumenta al Grand Palais di Parigi. Attraverso la sua carriera, Daniel Buren ha continuato a esplorare e sfidare le percezioni dello spazio e dell'arte, mantenendo una presenza influente nel panorama artistico contemporaneo.