Viagem ao Centro do ceu e da terra, Cildo Meireles, 2002
La grande installazione di Cildo Meireles ospitata nell’Orto de’ Pecci, s’inserisce come un segno inedito nel profilo di una città così conosciuta come Siena.
Una scala alta 30 metri e protesa verso l’alto, diventa un elemento di collegamento tra la prima area periferica e il centro storico. Tale presenza, in relazione alle caratteristiche del luogo, agisce come elemento di modifica dei percorsi consueti del visitatore che si avvicina a Siena per vedere i monumenti storici e di rado entra in contatto con la vita quotidiana degli abitanti, al di fuori di ciò che gravita attorno alla sfera del turismo e del consumo.
L’Orto de’ Pecci è gestito da una cooperativa che accoglie persone che vivono problematiche legate al disagio psichico, ex tossicodipendenti e carcerati. In questo contesto la cura di un orto collettivo oltre ai prodotti materiali, diventa anche un’ occasione concreta di svolgere un lavoro comunitario che attiva responsabilità, che richiede attenzione e rispetto dei ritmi della natura, attitudini che si sviluppano su una logica differente rispetto a quella dell’industria del turismo per lo meno nella sua forma dominante strettamente connessa con l’industria dell’intrattenimento e più in generale del consumo. La scala di Meireles dialoga con il luogo e suggerisce una prospettiva rovesciata dove ciò che è in basso è proiettato verso l’alto. E’ un segno leggero, un invito a sollevare lo sguardo ma in tale invito è altrettanto esplicita la sollecitazione a non perdere di vista il contatto con la terra e la profondità che richiede qualunque passaggio verso l’alto.
Credits
Cildo Meireles
Viagem ao Centro do ceu e da terra, 2002
Metallo, cavi acciaio, cemento/metal, steel wires, concrete 40x1 m
Orto de’ Pecci, Siena
Installazione permanente
Arte all’Arte VII
Foto Ela Bialkowska