Progetto per Montalcino

Gilberto Zorio, 1997

essi si rapportano anche alla vita e non solo alla storia dell’arte, pensa a Zorio con le sue sculture che utilizzano elementi energetici, movimenti, reazioni chimiche, un insieme complesso che fanno pensare mondi originari ad un passato lontanissimo che va al di là della storia, parlando dell’energia vitale che fluisce in noi e nel nostro ambiente da secoli.
— Giacinto di Pietroantonio, tratto dal catalogo Arte All'Arte II, 1997

Per l’edizione di Arte all’Arte II, i curatori Jan Hoet e Giacinto di Pietroantonio hanno invitato Gilberto Zorio a esporre le sue opere all’interno della rocca di Montalcino.

“Ma se fin'ora abbiamo parlato quasi sempre al passato, se abbiamo visto quest'arte come testimonianza della storia e della preistoria, bisogna dire che è proprio la loro struttura spazialista a farle apparire pure come delle macchine provenienti da altri pianeti da altri mondi anche futuri, macchine di meraviglia per la vita e come dice l'artista stesso portatrici di: “Un'energia per esorcizzare la morte”. Così, non è solo l'artista che torna all'arte, perché più correttamente egli è colui che fa l'arte e che permette a noi, tramite le sue opere, di fare l'esperienza dell'arte, di andare dalla vita all'arte. Ed è ciò che facciamo ogni volta che ci troviamo di fronte ad una vera opera d'arte come nella rocca di Montalcino, dove Zorio ha installato una delle sue sculture volanti, una delle sue macchine dell'equilibrio e della mutazione alchemica. Una metamorfosi che questa volta non è proposta nel lento mutamento del verderame, ma nell'accidentale spandersi dell'acqua, quell'acqua che è elemento primario, liquido originario e fecondante e che cadendo dall'alto, come in questo caso, dispensa e genera quell'energia che mette naturalmente al mondo arte e vita.

Ma se l'acqua mette naturalmente al mondo la vita e l'arte è il fuoco l'altro elemento che con la sua energia crea per mano dell'uomo ed infatti grazie al suo controllo che è stato possibile creare civiltà spirituale e laica come scrivere le tavole della legge, fondere il vitello d'oro, forgiare il ferro e passare dal crudo al cotto. Ed è questa potenza creatrice del fuoco che Zorio rende visibile per una sera, presentando nel cortile della rocca un soffiatore di vetro che forma gli alambicchi, contenitori alchemici e chimici delle mutazioni della materia, e da tempo oggetti inseriti dall'artista nelle sue opere, in modo che attraverso il processo creativo dell'arte possiamo afferrare anche quello della creazione della vita.”

Giacinto di Pietroantonio, Arte all’Arte II, 1997

Altri progetti di Arte all’Arte II

Credits
Gilberto Zorio
Progetto per Montalcino 199
Tubi innocenti, pirex, acciaio inossidabile, rame bronzo, acqua piovana, sali di solfato di rame
Pipes, pirex, steel, copper, bronze, rain-water, branch sulfate salts
300 x 600x 350 cm 
Montalcino, Arte all’Arte II