Kendell Geers
Kendell Geers, artista sudafricano noto per il suo approccio radicale e sovversivo, ha esplorato temi di politica, violenza e identità attraverso la sua pratica artistica.
Nel 2000 ha partecipato ad Arte all’Arte, presentando a Volterra l’opera The Dustbin of History, una riflessione sul turismo di massa in Toscana.
Nel 2003 è tornato per l’VIII edizione del progetto, questa volta con lo pseudonimo di Red Sniper, collaborando con il musicista Patrick Codenys per realizzare la video-installazione Rhythm and Chaos. Il loro lavoro, ispirato all’energia destabilizzante del suono e dell'immagine, ha continuato il percorso di Geers nel mettere in discussione le strutture del potere e della percezione.
Kendell Geers, nato a Leondale, Sud Africa, in una famiglia afrikaans durante l’apartheid, ha abbracciato la lotta politica sin da giovanissimo. A 15 anni fuggì di casa per unirsi al movimento anti-apartheid e, per evitare la coscrizione obbligatoria, si iscrisse all'Università del Witwatersrand. Qui divenne attivista e, nel 1988, si rifiutò di prestare servizio militare, scegliendo l'esilio prima nel Regno Unito e poi a New York, dove lavorò con Richard Prince. Tornato in Sudafrica nel 1990, sfidò la sua eredità culturale con opere provocatorie come Bloody Hell e cambiò simbolicamente la sua data di nascita a maggio 1968. Con una pratica che unisce attivismo e arte concettuale, ha sviluppato un'estetica basata su materiali di conflitto come manganelli, vetri rotti e filo spinato. Nel 2002, dopo un anno sabbatico dedicato alla riflessione, presentò Sympathy for the Devil al Palais de Tokyo, riducendo l'opera a un singolo fiammifero intitolato The Terrorist’s Apprentice, a testimonianza del suo approccio radicale e sovversivo all’arte.
Geers si è trasferito a Bruxelles nel 2003
tratta da wikipedia