Marina Abramovic
BIO - Marina Abramovic è nata a Belgrado nel 1946, da padre montenegrino e da madre serba. Studia all’Accademia d’arte di Belgrado e comincia a esporre nella seconda metà degli Anni Sessanta. Nel 1973 inizia la sua attività di performer che prosegue pressoché ininterrottamente fino al momento attuale, profilandosi come uno dei maggiori protagonisti della Body Art. Dal 1976 al 1988 lavora in coppia con l’artista tedesco Ulay: è la stagione felice dei Relation Works, del sodalizio di vita e d’arte con Ulay, dei viaggi nei grandi deserti del pianeta, dell’avvicinamento alle discipline orientali, del nomadismo continuo, del grande e ultimo progetto sulla Grande Muraglia. Segue alla divisione da Ulay un periodo perlopiù dedicato alla costruzione dei Transitional Objects . Risiede da allora a Amsterdam. Nel 1992 riprende l’attività performativa che presenta una dimensione teatrale e spettacolare che segna una differenza sostanziale rispetto alle performance del periodo precedente con un‘attenzione particolare verso gli aspetti del glamour e dell’autoironia. Ha tenuto mostre personali nei maggiori musei e centri d’arte contemporanea del mondo, e ha partecipato varie volte alla Biennale di Venezia, alla Documenta di Kassel, alla Biennale di Parigi, al Trigon di Graz, alle Biennali di Sydney, di Istanbul e di Lione.
BIO - Marina Abramovic was born in Belgrade in 1946, to a Montenegrin father and a Serbian mother. She studied at the Belgrade Art Academy and began exhibiting in the second half of the 1960s. In 1973 he began his activity as a performer, which has continued almost uninterruptedly up to the present day, emerging as one of the major protagonists of Body Art. From 1976 to 1988 he worked in partnership with the German artist Ulay: this was the happy season of the Relation Works, of his life and art partnership with Ulay, of his travels to the great deserts of the planet, of his approach to oriental disciplines, of his continuous nomadism, and of his great and final project on the Great Wall. Following the split from Ulay followed a period mostly dedicated to the construction of Transitional Objects . He has resided in Amsterdam ever since. In 1992 he resumed his performance activity, which presents a theatrical and spectacular dimension that marks a substantial difference from the performances of the previous period with a focus on aspects of glamour and self-irony. He has held solo exhibitions in the world's major museums and contemporary art centres and has participated several times in the Venice Biennale, the Kassel Documenta, the Paris Biennale, the Trigon in Graz, the Sydney, Istanbul, and Lyon Biennales.