Le Città del Futuro - Arte, tradizione, innovazione e scienza

PROGETTO PROMOSSO DA ASSOCIAZIONE ARTE CONTINUA, IN COORDINAMENTO CON ORTO BOTANICO CORSINI MONTE ARGENTARIO.

“Le Città del Futuro - Arte, tradizione, innovazione e scienza”, una serie di quattro incontri il 6, 13, 15 e 23 del mese di luglio 2023 all’Orto Botanico Corsini di Porto Ercole, pensati come dialoghi tra artisti della comunità internazionale dell’arte e autorevoli protagonisti del nostro tempo per capire quale ruolo possa avere l'arte contemporanea nel porsi al tempo stesso come occasione di stimolo e come strumento, per dare vita ad un nuovo percorso che porti ad uno sviluppo sostenibile e ad una nuova idea di società, economia e comunità.

PROGRAMMA

Le popolazioni del mondo sembrano affrontare il futuro sempre con una forte attrazione verso la novità, soprattutto se fruibile in senso consumistico, ma col rischio di uno sradicamento e di una perdita di coscienza di sé, oppure, all'opposto, con una resistenza al cambiamento, spesso motivata dalla paura per la contaminazione, che si fonda su stereotipi di purezza e antichità delle proprie radici.

Come si può vivere la storia come chiave di lettura e sostegno per l'attualità e non come freno? E si può, al tempo stesso, produrre innovazione ed arte contemporanea, con la coscienza di non vivere solo il presente ma di avere un passato e di dover lasciare un futuro a chi verrà dopo di noi?

"Le Città del Futuro" è pensato come una serie di dialoghi fra artisti della comunità internazionale e autorevoli protagonisti del nostro tempo, per capire quale ruolo può avere l'arte contemporanea nel porsi come occasione di stimolo e, al tempo stesso, come strumento, per dare sostanza ad un idea di città del futuro.

INCONTRI 2023:

Giovedì 6 luglio 2023 ore 22.00
Le Città del Futuro: Carstem Holler dialoga con Mario Cristiani.

Giovedì 13 luglio 2023 ore 21.30
Le Città del Futuro: Mimmo Paladino dialoga con Mario Cristiani
ore 22.30 proiezione filme “La Divina Cometa”.

Sabato 15 luglio ore 22.00
Le Città del Futuro: Stefano Mancuso con l’introduzione di Mario Cristiani.

Domenica 23 luglio ore 22.00
Le Città del Futuro: Loris Cecchini dialoga con Mario Cristiani.

I TEMI

Arte Pubblica

Viviamo in una prospettiva mondiale di incremento demografico e di progressivo inurbamento, prospettiva nella quale, riducendosi sempre di più il tempo che le persone potranno trascorrere a stretto contatto con la natura, emergerà con forza il tema della qualità dell'urbanistica, dell'architettura e dell'arte urbana.

Come possono le città del futuro essere accoglienti e culturalmente stimolanti, non solo per le attività che vi si possono svolgere, ma per il modo nel quale gli spazi sono organizzati, per la qualità dell'architettura e per la possibilità di fruire dell'arte pubblica? Quali modalità di relazione virtuosa dovrebbe insaurarsi tra la comunità, i suoi amministratori, i professionisti dell'urbanistica e dell'architettura e gli artisti?

Economia Circolare

La globalizzazione ci ha mostrato con evidenza che nessun rifiuto scompare. La società ed il mondo produttivo occidentali, sempre più sensibili alle politiche che privilegiano il riutilizzo, investono nella circolarità perché produrre il nuovo dal già usato, anche se richiede maggiore impegno, crea prodotti con un valore aggiunto, valore dato anche dalla riduzione di sprechi e rifiuti.

Cosa manca al sistema economico affinché questo modello circolare di produzione possa definitivamente affermarsi? Come possono la pubbliche amministrazioni e le aziende pubbliche sostenere questo modello produttivo? Quale ruolo può avere l'arte nel sensibilizzare la società ad un rapporto circolare con il mondo che la circonda?

Cambiamenti Climatici

I cambiamenti climatici e gli eventi metereologici sempre più imprevedibili e violenti sono sotto i nostri occhi, ma le grandi operazioni di riduzione di CO2 alla fonte della produzione industriale stentano a decollare. Una prospettiva complementare e concreta di attenuazione dell'impatto della CO2 è quindi quella della "forestazione urbana": aumento massivo e diffuso di piantumazioni, per mitigare l'impatto di sole e pioggia sulla terra, catturare CO2, rendere socialmente accoglienti anche le periferie più industrializzate o degradate.

Quali sono le reali esigenze e possibilità scientifiche di queste politiche ambientali? Quali i costi e i benefici? Come possono l'arte contemporanea e l'urbanistica rendere evidente questa emergenza e favorire poi la diffusione nel contesto urbano di questo nuovo modo di intendere l'abitare?

Innovazione

Le popolazioni del mondo sembrano affrontare il futuro sempre con una forte attrazione verso la novità, soprattutto se fruibile in senso consumistico, ma col rischio di uno sradicamento ed una perdita di coscienza di sé. Oppure, all'opposto, con una resistenza al cambiamento, spesso motivata dalla paura per la contaminazione, che si fonda su stereotipi di purezza e antichità delle proprie radici.

Come si può vivere la storia come chiave di lettura e sostegno per l'attualità e non come freno? E si può al tempo stesso produrre innovazione ed arte contemporanea, con la coscienza di non vivere solo il presente ma di avere un passato e di dover lasciare un futuro a chi verrà dopo di noi?

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