Radiant Scans #1
Radiant Scans #1 fa parte di una serie di cinque fotografie, dove sembrano galleggiare fantasmi di bottiglie, ceri votivi, e oggetti più contemporanei, come chiavi e cellulare. Queste nature morte del contemporaneo sembrano altari, luoghi di devozione. Non si tratta di impronte dirette, fotogrammi, ma fotografie termiche che, invece di catturare i raggi di luce emanati dagli oggetti, ne registrano l’irradiazione calorica, trasferendo così la nostra visione nelle frequenze dell’invisibile. E questo approccio scientifico sembra generare qui qualcosa di spirituale, di mistico: come la costruzione dell’immagine tecnica possa generare anche una menzogna sensibile, quella della rappresentazione, come i parametri tecnici della rappresentazione ci manipolano e ci guidano su percorsi incrociati.
Nari Ward è nato nel 1963 a Saint Andrews in Giamaica. Già a dodici anni è negli Stati Uniti prima a Brooklyn, quindi nel New Jersey e attualmente a Harlem. Il suo lavoro si sviluppa a partire dai primi Anni Novanta e consiste perlopiù in grandi installazioni e sculture in cui utilizza materiali di uso quotidiano e scarti e residui di oggetti di consumo. La sua opera, che oscilla continuamente fra l’iconografia funeraria e il bricolage, si inscrive nella grande tradizione della cultura Afro-Americana, di cui al momento attuale egli è una delle voci più eloquenti, il suo più noto predecessore restando David Hammons.