PAESAGGIO

POGGIBONSI

Poggibonsi (Podium Bonitii: Poggiobonizio) "bilico della provincia Toscana", come la definiva Giovanni Villani nella sua Cronaca del 1300, è situata nell'Alta Valdelsa in un punto strategico alla confluenza delle principali vie di comunicazione che attraversano la Toscana. Le sue origini sono antichissime, la tradizione la vuole fondata dai soldati in ritirata di Catilina, sconfitto nella battaglia di Piteccio nel 62 a.c. Nell' Alto medioevo la presenza dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Poggio Marturi portò alla crescita, con funzioni di centro commerciale, del borgo di Marturi, corrispondente all' attuale area del centro di Poggibonsi.

Il borgo ebbe subito un certo rilievo economico e politico, tanto che nella Pieve di S. Maria Assunta la contessa Matilde di Canossa nel 1078 e nel 1103 tenne le adunanze dei propri vassalli durante le quali emanò numerosi editti. Nei secoli tantissimi personaggi illustri dal re di Francia Filippo Augusto di ritorno dalla Terza Crociata nel 1191, a Federico Barbarossa fino all’imperatore Federico II di Svevia che qui aveva uno dei suoi palazzi.

Alla fine del Quattrocento Lorenzo il Magnifico decise di costruire sul Poggio di Bonizio una “città ideale”, compito che affidò ai suoi architetti di fiducia Giuliano e Antonio da Sangallo. Il progetto non venne portato a pieno compimento, per tanto, oltre alla cinta muraria esterna venne eretto praticamente solo il Cassero. L’idea di “città ideale” traeva spunto dei tentativi fatti sempre in quegli anni da Francesco di Giorgio Martini, molti studiosi hanno infatti ritrovato nella struttura della fortezza Medicea di Poggibonsi una forma antropomorfa.

COLLE DI VAL D’ELSA

Colle di Val d'Elsa è una città situata nel cuore della Toscana. La sua storia risale a tempi antichi e la sua posizione strategica lungo le vie di comunicazione ha contribuito alla sua importanza nel corso dei secoli. Colle di Val D’Elsa infatti si colloca tra Siena, Firenze e Volterra, lungo la via Francigena, l’antica “autostrada” medievale utilizzata per i grandi pellegrinaggi, che partivano dal nord Europa per arrivare fino a Roma. 

Fin dalle sue origine Colle Val D’Elsa si è sviluppata in tre borghi distinti, confermato dalla struttura e configurazione planimetrica del territorio, ossia Borgo di Santa Caterina, Castello di Piticciano e Piano. I primi due sono gli insediamenti più antichi e si collocano entrambi su uno stesso crinale collinare, dominando l’area del fondovalle, zona dove sorge il terzo "borgo", quello di Piano, di più recente formazione e dedicato alle attività industriali del territorio.

I ritrovamenti archeologici più antichi risalgono al IV millennio A.C., tuttavia i primi documenti che menzionano Colle di Val d'Elsa datano al X secolo. La città ha poi acquisito progressivamente importanza e identità politica solo verso il XII. Nel corso del tempo Colle di Val D’Elsa venne sempre più inglobata dentro la sfera di potere della vicina Firenze. Legame testimoniato anche dalla decisione fiorentina di incaricare Arnolfo di Cambio (scultore e architetto di origine colligiana) di erigere il Duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze. 

Nel corso del XV secolo, Colle di Val D'Elsa consolidò progressivamente il proprio potere sul territorio grazie ai forti rapporti che illustri cittadini di Colle di Val D'Elsa avevano stretto con la famiglia Medici di Firenze. Questo portò all'istituzione di una nuova diocesi a Colle Val D'Elsa nel 1592, con la bolla papale di Clemente VIII, che coincise con la conclusione della guerra di Siena e la costituzione del Granducato di Toscana.

Nel XVI secolo, la famiglia Usimbardi traccia l'inizio di un nuovo capitolo della storia moderna di Colle di Val d'Elsa. Con l'avvicinarsi dell'età contemporanea, l'industria della carta lascia il posto all'industria del ferro e del vetro. La produzione del vetro, a cui seguirà quella del cristallo, è diventata l'elemento distintivo dell'attività industriale della città. Oggi Colle Val D’Elsa è universalmente riconosciuta come la "Città del Cristallo", contribuendo per il 15% alla produzione mondiale e per oltre il 95% a quella italiana.

SAN GIMIGNANO

Immersa tra le colline senesi e i vitigni del Chinati, sorge, cinta da alte mura duecentesche, San Gimignano. La città sorge su un colle alto circa 300 metro che domina le campagne circostanti, i reperti più antichi rinvenuti su territorio attestano i primi insediamenti in questa zona a partire dal periodo etrusco. È però nel Medio Evo che San Gimignano vive il suo momento più florido grazie al fatto di essere attraversata dall’antica via Francigena. In breve tempo divenne importante punto di riferimento per i pellegrini ma anche e soprattutto per i commerci. Nel corso del 1200 la cittadina contava ben settanta case-torri fortificate fatte costruire dalle tante famiglie benestanti per ostentare la propria ricchezza. Delle settanta del tempo ne rimangono ancora oggi in piedi quattordici che conferiscono alla città l’appellativo di “la città dalle belle torri”.

Il suo aspetto nei secoli è rimasto per lo più intatto e rappresenta ancora oggi uno dei migliori esempi di organizzazione urbana dell’età comunale. Raggruppa infatti in una piccola area tutte le strutture tipiche della vita nel Medio Evo: piazze, chiese, case, palazzi, ma anche pozzi, cisterne e fortificazioni.

Tra i personaggi illustri che calcarono le vie di San Gimignano non possiamo non ricordare Dante Alighieri, giuntovi in veste di ambasciatore della lega Guelfa nel 1300, ma anche artisti come Simone Martini, Domenico Ghirlandaio e molti altri.

Tra i prodotti tipici più noti di San Gimignano, non possiamo non citare la Vernaccia, vino bianco dal tipico colore paglierino, ma anche la finocchiona e lo zafferano.

San Gimignano è stata iscritta nel 1990 nella Word Heritage List dell’UNESCO con la seguente motivazione: “Capolavoro del genio creativo umano, porta la testimonianza unica di una civiltà del passato e l'eccezionale esempio di un complesso architettonico e paesaggistico, testimonianza di importanti tappe della storia umana.”