Mario Merz

Mario Merz è stato un protagonista dell'Arte Povera, movimento che ha rivoluzionato il linguaggio artistico attraverso l'uso di materiali semplici e naturali, esplorando temi come l'energia, la crescita organica e la relazione tra uomo e natura. Le sue celebri strutture igloo, simbolo di rifugio e connessione tra spazio interno ed esterno, sono tra le opere più iconiche del Novecento.

Nel 2022, in occasione della riapertura dell'UMoCA – Under Museum of Contemporary Art di Cai Guo-Qiang, è stata realizzata una grande mostra dedicata a Mario e alla moglie Marisa Merz. L'esposizione, allestita nelle arcate del museo, ha messo in dialogo le loro ricerche artistiche, creando un percorso immersivo tra le imponenti installazioni di Mario e le raffinate opere di Marisa, sottolineando il loro contributo unico all'arte contemporanea.

Mario Merz (Milano, 1º gennaio 1925 – Milano, 9 novembre 2003) è stato un artista italiano, tra i principali esponenti dell'Arte Povera. Dopo aver aderito alla Resistenza e aver scoperto la passione per il disegno in carcere, abbandonò gli studi di medicina per dedicarsi all'arte. Negli anni '50 iniziò con la pittura espressionista, ma a partire dagli anni '60 la sua ricerca si spostò verso installazioni volumetriche e l’uso di materiali semplici, dando vita a opere iconiche come gli igloo e le sequenze numeriche di Fibonacci, simboli di crescita e connessione tra arte e natura. La sua carriera fu segnata da importanti esposizioni internazionali, tra cui Documenta a Kassel, la Biennale di Venezia e una retrospettiva al Guggenheim di New York. Nel 2022, in occasione della riapertura dell'UMoca – Under Museum of Contemporary Art di Cai Guo-Qiang, è stata dedicata a lui e alla moglie Marisa Merz una mostra allestita nelle arcate del museo, celebrando il loro contributo all’arte contemporanea.

tratta da treccani.it