Laboratory (Alexander Shulgin)
Le opere di Höller ricordano occasionalmente le disposizioni di laboratori scientifici, consentendo allo spettatore di diventare oggetto di un esperimento. In Laboratory, Höller ci porta all’interno dei componenti del laboratorio di Alexander Shulgin, chimico e farmacologo americano, che ha introdotto l’MDMA, comunemente noto come “ecstasy”, agli psicologi alla fine degli anni ‘70 per uso psicofarmaceutico, e per la scoperta e la sintesi di oltre 230 composti psicoattivi per il loro potenziale psichedelico.
Carsten Höller (Bruxelles, 1961) tedesco di origine vive e lavora a Stoccolma. Affermatosi nel mondo dell’arte negli anni Novanta, ha esposto in importanti istituzioni internazionali con numerose personali e collettive. Höller concepisce l’arte come strumento cognitivo ed usa le sue opere per trasformare l’esperienza sensoriale edemozionale degli individui. Ama disorientare eprovocare lo spettatore, alterando i meccanismipercettivi tradizionali. Al primo impatto, la caratteristica delle sue opere è l’aspetto ironico e giocoso, ma dietro l’innocente apparenza, Höller insinua elementi di dubbio ed incertezza, in grado di cambiare l’ordinaria percezione delle cose.