LE CITTA’ DEL FUTURO

PROGETTI DI DIDATTICA DELL’ARTE

Un programma realizzato in collaborazione con le Associazioni LaGorà, Culture Attive e Ottovolante per scoprire e valorizzare l’arte contemporanea nel territorio

Percorsi didattici alla scoperta delle opere di Antony Gormley, Kiki Smith, Mimmo Paladino, Anish Kapoor, Ilya Kabakov, Sol LeWitt, Joseph Kosuth, Alberto Garutti e Cai Guo-Qiang disseminate nei territori di San Gimignano, Poggibonsi e Colle Val D’Elsa per la costruzione di una cittadinanza consapevole del patrimonio culturale del suo territorio e del legame tra sfera sociale e culturale

Il programma si pone l’obiettivo di far conoscere alla comunità le opere donate negli anni da artisti di fama internazionale nell’ambito del progetto Arte All’Arte. Arte, architettura, paesaggio, promosso da Associazione Arte Continua a partire dal 1996.

L’obiettivo è di indicare la direzione per poter costruire un legame tra comunità, istituzioni scolastiche e opere d’arte, chiunque, dai più piccoli agli adulti, sarà in grado di riconoscere e salvaguardare il valore di quel patrimonio e, per questa ragione, si è scelto di coinvolgere attivamente insegnanti e studenti convinti che la conoscenza del proprio territorio e del suo patrimonio artistico, passato e contemporaneo, rappresenti il motore per lo sviluppo di una cittadinanza consapevole, sensibile, rispettosa e partecipe.

I percorsi di didattica porteranno bambini e adulti alla scoperta delle principali opere di arte contemporanea realizzate grazie all’intervento dell’Associazione, tra cui le sette sculture di Fai Spazio Prendi Posto di Antony Gormley, Yellow, Blue and Red Girl di Kiki SmithI Dormienti  di Mimmo Paladino accompagnati dalla musica di Brian Eno, Underground di Anish Kapoor, The Weakening Voice di Ilya Kabakov, Untitled di Sol LeWitt, La sedia davanti alla piazza di Joseph Kosuth, Premiata Società Corale di Alberto Garutti, il museo UmoCA di Cai Guo-Qiang.

I laboratori per bambini, sostenuti da tutte e tre le associazioni in collaborazione con le scuole dei rispettivi Comuni, cominceranno nei mesi di febbraio e marzo e tra visite guidate all’aperto e incontri di approfondimento in classe, permetteranno ai più giovani di entrare in contatto col lavoro degli artisti e sviluppare una sensibilità per la cultura e il rispetto dell’ambiente.

I progetti di DIDATTICA DELL’ARTE rientrano nella mission di Associazione Arte Continua, che da anni dedica particolare attenzione al tema dell’interconnessione tra sfera sociale e culturale, impegnandosi nella promozione di iniziative che rendano la popolazione capace di riconoscere, apprezzare e valorizzare il patrimonio artistico e naturale del territorio.

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FAI SPAZIO PRENDI POSTO
Making space taking place
Antony Gormley

percorso di DIDATTICA DELL’ARTE
a cura della Associazione Ottovolante, progetto Donatella Bagnoli. Collaboratori Sergio Pampaloni, Rossella Pelagotti, Mirella Salvadori
Intorno alla opere di Antony Gormley/ Mimmo Paladino/ Kiki Smith
Progetto ARTE ALL’ARTE - territorio di Poggibonsi
Foto/video di Mirco Frilli (DIGITALMODI) e Rossella Pelagotti

clicca sulle immagini per vedere la documentazione video del laboratorio

Laboratori in classe
Uscite sul territorio
Azioni-comprensioni/performances/installazioni intorno alle opere d’arte
Incontro laboratorio tra i ragazzi e gli ospiti della residenza protetta
Proiezione del percorso svolto con i genitori

Luogo : piazza del Comune (piazza Cavour)

Si apre davanti a noi piazza del Comune, scenografico spazio in discesa, rappresenta la filosofia dei toscani: “far tutt’una cosa del cielo e della terra” Curzio Malaparte. Il Campanile tocca il cielo, sul tetto della Collegiata statue circondate d’azzurro. Desiderano scendere?
La figura femminile di Antony Gormley, passante silenziosa, nuvola discesa, come ombra la figura entra delicatamente nelle pietre, si specchia nelle vetrine, si dissolve in luce ed aria.

Collacata nella piazza nel 2004/05, il nostro percorso si ispira al titolo della IX Edizione di Arte all’Arte: LA FORMA DELLE NUVOLE.
Bianche nuvole di carta animano lo spazio. Noi siamo il vento che le trasforma, volano, si posano. NUVOLE BIANCHE SU CIELO DI PIETRA SERENA.

Le OMBRE rubano le nuvole, giochiamo con loro, TRA TERRA E CIELO, non so più se sono nuvola, ombra o pietra.
SPECCHI come pozzanghere catturano le nuvole, grazie al riflesso io porto nel cuore un amico, un pezzo di città, una nuvola.
Mi distendo su questa PIETRA, sono tutte diverse. PRENDO POSTO, lei mi somiglia e mi contiene, ci apparteniamo. Io sono parte della città, la città è in me.

Luogo : stazione ferroviaria / binario 2 piazza Mazzini

L’uomo guarda lontano.
Oltre lo sguardo, l’altrove. Cielo.
Nuvole corrono verso nord, invito al viaggio.
Fuga di binari all’infinito.
Linee gialle, come traiettorie di luce, si perdono all’orizzonte.
La figura umana di Antony Gormley sembra dis-farsi in scie luminose: si illumina d’immenso.
Fili gialli,
tessiture relazionali, trattengono pensieri, stati d’animo. Lo sguardo come uno specchio cattura treni, persone, nuvole, per frantumarsi in un caleidoscopio.

Luogo : Fortezza Medicea - Cassero

La pianta della Fortezza rinascimentale, voluta da Lorenzo il Magnifico ha forma umana. Ispirata a progetti e disegni di Francesco Di Giorgio Martini, appare come un uomo disteso, aperto ad accogliere dentro di sè il cielo.
Di giorno si lascia attraversare dalle nuvole, di notte è osservatorio privilegiato degli astri. Forma pentagonale, evoca un uomo che si fa stella a cinque punte a guidare il cammino. Ha sulla testa corona splendente, puntone di stella, si fa prua di nave pronta a salpare nel mare del firmamento.
In alto a poppa di un immaginario veliero la figura femminile, opera di Antony Gormley guarda lontano, sciogliendosi di nostalgia, evaporando come nuvola, espandendosi in volo di uccelli.

Entrando nella Fortezza da un cunicolo stretto e buio avventurandoci in un intestino umano o un labirinto architettonico, si raggiunge una cupola a spina di pesce, ventre d’uomo e galassia rotante: plesso solare. Lentamente si viene alla luce e ciascuno ha il suo personale RINASCIMENTO.

Sulla carta da scenografi, mappa o tappeto, si svolge il viaggio srotolando un filo che è percorso geografico e carta celeste. Ciascuno unisce oggetti, immagini, libri, corpi con fili di senso dando vita al proprio racconto. Ognuno disegna il contorno dell’altro, le nostre sagome sono costellazioni, nuvole, piante di città celesti.

Luogo: Fortezza Medicea - Cassero

dalla FONTE DELLE FATE immersi nel ventre della madre venire alla luce nella FORTEZZA RINASCIMENTALE, farsi cielo, farsi nuvola.

Luogo: Fortezza Medicea - Cassero

Entrando nel “Cassero”, architettura fortificata a forma umana e a immagine dell’universo, ciascuno può
vivere il proprio Rinascimento. Passando dall’oscurità di un cunicolo, all’intensità della luce solare del cortile,
la Fortezza si spalanca al cielo. è invito ad espandere se stessi, sperimentando la propria energia in libertà.
L’arte ci accompagna alla scoperta di spazi e luoghi ma anche a conoscere se stessi.
L’opera di Kiki Smith “Blue girl” ci guida ad una visione altra.
Rivolgere lo sguardo verso l’interiorità, guardarsi dentro, per creare una comprensione relazionale che
richiede intimità. La luce del sole si fa l’intimità del chiarore lunare.

Luogo : Teatro Politeama piazza Rosselli

Poggibonsi : città e abitanti condividono una storia di distruzione e ri-costruzione di sé.
La figura umana di Antony Gormley sulla soglia della piazza esprime una ricomposizione sofferta, assemblaggio di ricordi dolorosi e sguardi futuri.

Le NOSTRE RADICI, affondano nella memoria, nutrimento per una CITTÀ FUTURA. Dove ciascuno potrà, italiano o straniero, abitante o passante, condividere la terra, crescere come una pianta. Giovani piantano i piedi, mettono radici.
Su bianchi nastri adesivi di carta, scrivono le memorie dei nonni, scambio generazionale, incontro di storie, di vite, di mondi.

Luogo: Il fiume Staggia

Noi siamo ACQUA. La figura umana di Antony Gormley si scioglie in riflessioni sulla nostra natura. Uomo, natura, architettura, città… sono acqua che scorre. Siamo lacrime, gocce, pioggia, fiume

Il primo luogo che ho abitato è il corpo di mia madre.
Ha fatto spazio dentro di sè facendosi CIOTOLA per contenermi, MARE per cullarmi. Ora sperimento nello spazio il fluire della memoria e dell’anima.

Luogo: HB / residenza protetta

Antico ospedale, spazio di cura e di accoglienza, oggi biblioteca, spazio della memoria, casa della cultura.
Accanto la Residenza Protetta degli Anziani: fragili, preziosi scrigni di memorie affettive, personali, collettive.

I “pezzi di vita” della figura umana di Antony Gormley si arricchiscono di significato per le strutture intorno. Diventano frammenti di memorie, racconti, storie.
Evocano libri con cui costruire un corpo che si erge come una architettura di parole. Il libro si apre come una stanza, la classe è un libro pieno di parole.
Le pagine scorrono come un viaggio.
Le mie mani sono un libro aperto: “manografia” di una vita. Le pagine prendono il volo, volantini nell’aria.
Fogli/foglie d’autunno.
Foglie gialle come farfalle accolgono i nostri pensieri, le parole: “libriccino da taschino”. Le pagine-ali si posano sui muri, sugli alberi, sull’omino...
Nell’incontro con gli anziani le pagine fioriscono di messaggi “non so se sono fiori che volano o farfalle che sbocciano” (libera traduzione dal testo di Emily Dickinson).

Luogo: Fonte delle Fate

La fonte medievale, attribuita a Balugano da Crema, è nota come FONTE DELLE FATE. Definizione che richiama l’incanto del luogo, il mistero dell’architettura, grotta, bocca di drago, foresta oscura… sottolineando l’armonica fusione tra arte, natura, architettura.
L’opera di Mimmo Paladino: I DORMIENTI collocata permanentemente nella fonte (museo all’aperto), ne svela l’incantesimo. Le Fate, signore del sogno, rivelano agli Umani, raccolti su se stessi in posizione fetale, immersi nell’acqua liquido amniotico, un mondo altro: inconscio, oscurità… guidandoci nel passaggio della nascita, venire alla luce, e nella morte.
La Fonte si fa Teatro, ogni azione/comprensione delle ragazze è accompagnata dalla musica ancestrale di Brian Eno in cui si inserisce l’animazione sonora dei ragazzi. Ma chi sono le Fate? Le ragazze guaritrici che cullano e curano con un telo magico i Dormienti o i Coccodrilli della Fontana. Un filo bianco ci accompagnerà nel viaggio alla scoperta del segreto della Fonte.

Conferenza stampa: martedì 13 febbrai, Poggibonsi