“Annotazioni su Poesia di paglia
Estate: il paesaggio toscano era dominato dal giallo dei campi mietuti. Le linee curve dei poderi ornate dai punti sparsi dei cilindri di paglia pressata. L’erba, esile e vulnerabile, stretta in fasci si trasforma in una volumetrica, forte paglia.
Buonconvento, bellissima città medievale di mattoni rossi cinta di mura, ancora resiste sopravvivendo al suo lungo viaggio nel tempo, quasi eterna, isolata nel tempo ma anche immersa in un paesaggio in continuo cambiamento, il ritmo della semina e della mietitura, l’acqua corrente e dinamica del fiume Ombrone, le nubi che danzano nel cielo azzurro, l’ondeggiare degli alberi nel vento…
Arte all’Arte: arte, architettura, paesaggio. Un sogno, uno sforzo, una passione, un intrecciarsi del lavoro della gente che cerca il senso della vita, che condivide un passato che ispira a far sì che il prezioso presente stimoli un futuro più carico di significato, un ponte nel tempo, un luogo per riflettere, un viaggio interiore verso la nostra esistenza, una continuazione dell’arte, della vita.
L’architettura, un lavoro di squadra, una piattaforma per condividere sogni e speranze, amore e paura, forza e debolezza, uno spazio di vita, un punto d’incontro, un incrocio, un evento, un’opportunità nel tempo, un ponte culturale, una porta aperta alle possibilità.
Poesia di paglia, uno snodo nello spazio, una connessione, che unisce città, fiume, campi, alberi, la terra e il cielo, un ponte che congiunge il passato e il presente, un luogo d’incontro dell’eterno e dell’effimero, un posto dove la natura abbraccia la cultura, dove il debole e il forte si fondono, una sede dove il cielo bacia la terra, gli alberi danzano, i mattoni sorridono, il fiume canta…
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