“La presenza delle opere di Mimmo Paladino a Poggibonsi, nell’ambito di Arte all’Arte, si presta a numerose riflessioni e considerazioni. Si tratta della prima presenza forte e strutturata di opere d’arte contemporanea in una città ed in un territorio che, devastato dall’ultima guerra, è in crescita, si è sviluppato attorno al lavoro ed all’impresa e quindi concretizzato fortemente, nel bene e nel male, dalla contemporaneità del lavoro e della produzione. Misurarsi con l’arte di oggi ha un significato dunque particolare sotto il profilo qualitativo per la crescita culturale della città stessa. Ma il significato più specifico risiede nell’aver legato la presenza delle opere di Paladino a due aspetti del territorio: una diversa lettura dello stesso, una riscoperta di luoghi del passato abbandonati ed oggi riaperti e visitati, anche grazie all’arte contemporanea. Questo soprattutto nel caso della riapertura della Fortezza Medicea, devastata dall’incuria dei privati e che, faticosamente, il Comune ha iniziato a valorizzare e recuperare. È un fatto storico nella vita della città e della Toscana ed infatti numerosi visitatori scoprono contestualmente le sculture e le pitture di Paladino ed un luogo antico, ma anche nuovo e inesplorato. Anche solo per questo il nome di Paladino, le sue opere e la sua presenza, lasceranno un segno indelebile nella memoria e probabilmente la Sua arte, e l’arte in generale, assumeranno in questa parte di Toscana un significato particolare.
”
— Fabio Ceccherini, Sindaco di Poggibonsi, tratto dal catalogo Arte All’Arte III, 1998