Fontana Arbitraria, Gilberto Zorio, 2006

Gilberto Zorio è sicuramente una delle personalità più importanti della scena artistica italiana con Pistoletto, Fabro e Merz, tra i fondatori dell’Arte Povera. Il suo progetto “Fontana arbitraria” si riallaccia ad una tradizione ed esperienza artistica vecchia di trenta anni mostrando allo stesso tempo, ed in modo convincente, i cambiamenti che, rispetto ad allora si sono verificati nell’arte, nello spazio pubblico di oggi.

Nel contesto della discussione sulle possibilità e prospettive oggi dell’arte nello spazio pubblico, l’artista si rifà volutamente al motivo della fontana che, basti pensare all’arte medievale, è la forma più antica di opera d’arte nello spazio pubblico. Simbolo di ricchezza e abbondanza superflua, la fontana rappresenta da sempre un punto importante nell’incontro tra gli uomini e la natura. Nell’arte contemporanea abbiamo non pochi esempi che testimoniano il rinascimento del motivo della fontana, basti pensare al tedesco Tobias Rehberger o allo svizzero Roman Singer.

Gilberto Zorio ha elaborato un progetto ispirato al tema “arte, natura ed energia”, progetto che, sia dal punto di vista concettuale che da quello estetico, è congruo alle esigenze di qualità poste a livello internazionale all’arte nello spazio pubblico.

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La Fontana arbitraria è una struttura alta  sei metri in ferro zincato e acciaio corten costituita da un intreccio dei tubi metallici su cui poggia una struttura a forma di stella che tiene due raccoglitori destinati a riempirsi di acqua sotto forma di pioggia e umidità. Raggiunto il massimo livello, per un evento del tutto imprevedibile, l’acqua sarà violentemente espulsa dalla parte bassa delle gerle, mediante un sistema di sifone automatico. L’evento non rispondendo ad una sequenza calcolabile sarà, in ogni caso, dominato dall’assoluta imponderabilità. Il rapporto che cosí viene a crearsi tra pubblico e scultura è allo stesso tempo cosciente e casuale, esso fa vivere in modo attivo ai visitatori del parco l’energia di cui è capace la natura. Allo stesso tempo la fontana rende visibili, ad esempio attraverso la raccolta dell’umidità che cade durante la notte, dei processi naturali che la natura stessa non visualizza. In questo modo, ai valori estetici ed artistici dell’opera, viene ad aggiungersi, per chi visita il parco, anche una funzione didattico-pedagogica.

Il sito individuato per la collocazione dell’installazione nel Parco Artistico  di Poggio Valicaia  è il punto da cui è possibile vedere da lontano la torretta di avvistamento incendi; L’acqua e il fuoco, due elementi vitali in continuo dialogo.

Gilberto Zorio, Fontana Arbitraria, 2006
Project for Arte all’Arte, Rinascimento – Nascimento
corten steel, steel inox, zinced steel, copper
cm 635 x 330
Parco di Poggio Valicaia, Scandicci
Photo Ela Bialkowska e Sandra Traverso
Courtesy Associazione Arte Continua, San Gimignano