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Mario Airò

Mario Airò (Pavia, 1 November 1961) works from what the artist calls a 'wandering', understood as the experience of someone who moves and speaks through the things he encounters, avoiding any kind of intellectual and formal closure. The works originate from a wide range of cultural references that include literature, cinema, art history and elements belonging to our everyday life.

He participated in Art to Art VII curata da Emanuela De Cecco e Vicente Todolì con il progetto speciale dell’installazione al Teatro dei Leggeri di San Gimignano, confermando il legame profondo tra arte contemporanea e territorio.

Mario Airò, nato il 1 novembre 1961 a Pavia, vive e lavora a Milano e Radda in Chianti. Mario Airò è nato a Pavia nel 1961. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, studiando con Luciano Fabro, e si è diplomato in Pittura nel 1988. Negli anni ’90, insieme ad altri artisti, ha dato vita a uno spazio autogestito in Via Lazzaro Palazzi a Milano, contribuendo a vivaci dibattiti artistici dell’epoca. Il lavoro di Airò si sviluppa dal desiderio di indurre forti sensazioni ed emozioni nello spettatore, utilizzando oggetti, immagini, suoni e fonti luminose per trasformare lo spazio espositivo in un ambiente avvolgente e visionario. Le opere nascono da un’ampia gamma di riferimenti culturali che includono la letteratura, il cinema, la storia dell’arte ed elementi appartenenti al nostro quotidiano. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, tra cui la 47ª Biennale di Venezia nel 1997. Tra le sue esposizioni recenti si annoverano “Twist” alla Triennale di Milano nel 2016 e “Caro Federico” alla GAM di Palermo nello stesso anno.

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