“Il lavoro consiste in due scale uguali:
una che sale fino a perdersi nel cielo,
l’altra che scende fino a perdersi nella terra.
È il tentativo della percezione, più che di questo luogo, di questo istante. Come se si potesse ottenere questa percezione a partire dall’incrocio fra questo luogo (Toscana – Siena) e un oggetto grande.
Il progetto, che all’inizio aveva l’imperfezione che hanno quasi tutti i sogni (sono irrealizzabili), si materializza, finalmente, come scultura: scala, antenna, torre… sguardo sul tempo.
”