Tania Bruguera è stata invitata a prendere parte alla V edizione di Arte all’Arte dai critici Roberto Pinto e Gilda Williams, e ha partecipato con un’installazione alla Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi.
“Tania Bruguera ha scelto per la sua installazione la Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi dove ha realizzato un lavoro, come altri di quest’artista, incentrato sul rapporto che si ha con il potere e sull’idea di coercizione che questo esercita. Un’idea che scaturisce anche dal valore simbolico del luogo stesso. Il lavoro è composto, come spesso avviene con questa artista cubana, di una parte performativa (di cui rimarrà traccia nei video), di una videoinstallazione e di una serie di oggetti realizzati in vetro e alabastro che creano un’ulteriore connessione con le tradizioni locali.
Questi oggetti hanno forme che esplicitamente richiamano quelle degli antichi strumenti di tortura, storici antefatti – meno orgogliosamente esposti degli innumerevoli oggetti artistici – conservati in molti musei e luoghi storici della Toscana. II lavoro prevede naturalmente la partecipazione attiva degli spettatori “complici” della messa in azione del potere stesso, quindi pronti a “usare” questi oggetti, ma anche il suo rovescio di passiva fruizione delle azioni che si svolgono in un video, per sottolineare l’ambiguità e la molteplicità di aspetti che contiene in sé stesso il potere.
Così, mentre Tania stessa, distesa su un tavolino continuava per molto tempo a riempire fialette della propria saliva, e da lontano si poteva vedere il latte che scendeva giù dai capelli di una ragazza affacciata alla finestra di una torre isolata, gli “spettatori” erano invitati a diventare parte attiva di questa rappresentazione indossando questi oggetti di tortura, resi simbolici e preziosi dal materiale e dalla lavorazione usata.”
Roberto Pinto e Gilda Williams, “Arte all’Arte V”, 2000